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La Vita sui Canali: Residenza e Stile a Venezia

Vivere sulle Acque: La Realtà Quotidiana
A Venezia la vita quotidiana è un continuo adattarsi al respiro della città.
Venezia respira attraverso il flusso continuo e inarrestabile delle sue maree. Attraverso i canali il mare si insinua nei meandri delle sue arterie e la nutre di vita.
Vivere in questa città è una danza armoniosa e improvvisata con l’acqua. Gli abitanti navigano le maree come facevano gli antichi marinai, adattando ogni aspetto della loro esistenza alle prevedibili ma capricciose correnti.
Le case sembrano fluttuare su fondamenta secolari, mentre soluzioni tecnologiche evolvono per rispondere alle esigenze di una città che vive da sempre in simbiosi con il mare.

Ponti e canali a Venezia impongono uno stile di vita unico al mondo
435 ponti che collegano le 118 isole su cui è edificata Venezia e permettono di attraversare i 176 canali.
Canali, rii, ponti e calli: un approccio allo spazio che impone un modo di vivere completamente diverso da altre città.


L’intera città ha una toponomastica differente: esiste una sola piazza vera e propria, Piazza San Marco, mentre gli altri spazi aperti si chiamano campi o campielli.
L’esigenza di ampliare l’area marciana nel XII secolo portò il Doge Sebastiano Ziani a far interrare l’antico Canale Batario, o dei Badoer, che scorreva proprio sotto il Caffè Florian e attraversava da est a ovest la Piazza collegando le Procuratie Nuove con le Procuratie Vecchie.


A Venezia si impara a vivere sull‘acqua, con l’acqua e nonostante l’acqua: elemento che si ama ma che può anche diventare insidioso e temibile.
Nei canali di Venezia si incrociano le vite dei veneziani: momenti straordinari come i matrimoni, i funerali, le feste e le celebrazioni, ma anche necessità basiche e ordinarie di mobilità e di consegna merci via acqua, per nutrirsi e riciclare.

Il Ponte dei Sospiri. Scoprire Venezia percorrendone i canali regala un'emozione ancora più grande.
Storia e Architettura dei Palazzi Canalari
I Palazzi veneziani sono custodi silenziosi di storie secolari.
Le loro facciate riflettono l’opulenza e l’ingegnosità di un’epoca in cui Venezia era una potenza marittima. L’architettura gotica si fonde con elementi rinascimentali, creando uno stile unico che ha influenzato non solo l’estetica della città ma anche il modo di percepire la bellezza di chi la abita e la vive.
I materiali sono pensati e assemblati per garantire l’elasticità degli edifici, prova ne è una certa congenita perdita del parallelismo nel corso dei secoli. Le loro fondamenta sono invece solide strutture portanti pensate per durare nei secoli.
La facciata del Palazzo offre la migliore versione di sé a chi passa nel Canal Grande, che è l’arteria principale di comunicazione, il corridoio delle sfilate d’onore, il red carpet della città. Come belle donne imbellettate di trucco con uno strato di cipria a demarcare il confine con la pelle naturale, il Palazzo sul Canal Grande ha una facciata in pregiata pietra d’Istria arricchita da ogni tipo di dettaglio architettonico che varia dal gotico al barocco. Sui fianchi, invece, una cascata di mattoni per la vista di chi si avventura nei piccoli canali laterali.

Ca' D'Oro, gioiello architettonico sul Canal Grande
Trasporto e Logistica: Sfide e Soluzioni
In una città dove le strade sono fatte di acqua, il trasporto deve rispondere alla sfida di una logistica che deve essere pensata, personalizzata, cucita su misura per la Laguna di Venezia: centro storico e le sue isole.
Gondole, vaporetti, barche private, barche da trasporto merci, ambulanze, formano una rete complessa che garantisce la vita e la mobilità alle persone, declinata in modo che obbedisca e si adatti ai cicli naturali delle maree.
Venezia affronta tutte le sfide di una metropoli moderna con soluzioni che cercano di rispettare sia un ecosistema fragilissimo e vulnerabile sia il proprio patrimonio millenario.


Conservazione e Modernizzazione
La tutela degli edifici storici a Venezia è un impegno continuo.
La sua bellezza decadente è stata sempre apprezzata e decantata, nonostante sia il sintomo preoccupante dell’inesorabile passare del tempo.
La modernizzazione deve procedere ma con una cautela maggiore per preservare l’anima della città. Le tecnologie che migliorano la vita quotidiana devono essere integrate senza mai dimenticare e compromettere l’eredità culturale della città.
Tra conservazione e modernizzazione, l’approccio deve essere ispirato ad un costante equilibrio precario puntando al progresso.
Esattamente come stare in piedi in gondola mentre si attraversa il Canal Grande!


Un Canale Dimenticato: Memoria del Passato di Venezia
Un tempo, il canale “Batario” o dei Badoer scorreva in Piazza San Marco, arrivando fino al bacino di San Marco.
Lungo le sue sponde sorgevano la chiesa di San Teodoro e San Geminiano. Oggi, il canale non è più visibile, poiché la piazza è stata ampliata e il canale interrato alla fine del XII secolo.
Piazza San Marco è famosa in tutto il mondo e rappresenta il cuore della città lagunare. Rimane il simbolo della capacità di Venezia di rinnovarsi nel tempo mantenendo viva la memoria del suo glorioso passato. Ad ogni tentativo di conservazione si aprono voragini archeologiche che svelano gli anfratti di una storia ancora tutta da scoprire.