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La Serenissima: Storia e fascino della Repubblica di Venezia

Le origini della Serenissima
Segnato dal governo di 120 Dogi, da Paolo Lucio Anafesto nel 697 fino a Ludovico Manin, l’ultimo doge che abdicò nel 1797, quello della Serenissima Repubblica di Venezia è un affascinante racconto che si snoda attraverso i secoli.
Il termine “Serenissima” comincia a essere utilizzato a partire dal Medioevo, probabilmente dal XII secolo in poi. Il titolo ufficiale che i veneziani davano al loro governo si riferiva alla pace e alla stabilità che caratterizzavano la condotta politica della città, sottolineando la natura equilibrata della struttura politica.
Il Doge, il capo della Repubblica, era spesso appellato come Serenissimo Principe, un titolo che ne esaltava il ruolo di rappresentante di una città che ambiva a un governo equilibrato e giusto.

Il leone alato simbolo di San Marco e della Repubblica Serenissima domina su Candia: Il Ducato di Candia (o Regno di Candia) è stato dal 1212 al 1669 una colonia della Repubblica di Venezia costituita sull'isola di Creta
L’espansione e il potere commerciale di Venezia
Nel dipinto di Vittore Carpaccio, il “Leone di San Marco” il Leone, simbolo della Serenissima, è raffigurato in una posa “andante”, con le zampe posteriori nella laguna e quelle anteriori sulla terraferma. La postura simboleggia il dominio veneziano sia sul mare (Stato da Mar) che sulla terra (Stato da Tera). Il leone alato tiene un libro aperto con l’iscrizione “Pace a te, Marco, mio Evangelista”, riferendosi alla leggenda di San Marco, i cui resti furono portati a Venezia da Alessandria nell’anno 829.
Il dipinto mostra anche navi che solcano le acque della laguna a testimoniare la forza della sua flotta.
Commissionato dai magistrati del Dazio del Vin, il dipinto fu inizialmente collocato nel Palazzo dei Camerlenghi a Rialto, e successivamente trasferito a Palazzo Ducale dopo il 1797.
I cambiamenti geopolitici e le astute scelte commerciali hanno garantito dapprima la sopravvivenza e successivamente la supremazia della Repubblica.
Nel corso dei secoli, Venezia si è affermata come una delle potenze marittime e commerciali più influenti del Mediterraneo. La sua flotta dominava le rotte commerciali che si estendevano fino a Oriente. I mercanti veneziani stabilirono relazioni commerciali con l’Impero Bizantino, il mondo arabo e persino la lontana Cina, perché quando si dice “Oriente” bisogna pensare a tutti gli “Orienti” che sono esistiti per Venezia.
La città divenne un punto di riferimento per il commercio internazionale, con una rete di scali commerciali (le Mude), che garantivano sicurezza ai carichi e alla navigazione.
Questo periodo di espansione portò immense ricchezze e arricchimento culturale alla città, trasformandola in un centro di potere economico e politico senza pari.

La mappa delle rotte commerciali veneziane (mude) e dei possedimenti della Serenissima agli inizi del XVI secolo
La vita culturale e artistica durante la Serenissima
La Serenissima non era solo un centro di potere politico ed economico, ma anche un faro di cultura e arte.
Durante il Rinascimento, Venezia divenne un crogiolo di creatività artistica, attirando talenti da tutta Europa. La pittura veneziana ha raggiunto il suo apice durante il Rinascimento con artisti come Tiepolo, Canaletto, Bellini, Tiziano, Tintoretto e Veronese. L’uso innovativo del colore e della luce, che ha influenzato profondamente l’arte europea ci meraviglia ancora oggi quando visitiamo Chiese e Palazzi in città.
Venezia è rinomata per la sua architettura unica che fonde armoniosamente elementi bizantini, gotici e rinascimentali.
La Basilica di San Marco, con i suoi splendidi mosaici dorati e la sua maestosa struttura, è un esempio emblematico dell’influenza bizantina.
Il Palazzo Ducale, con la sua facciata gotica e i suoi interni rinascimentali, rappresenta il potere e la ricchezza della Repubblica.
Affiancato dalla Basilica di San Marco, simbolo del potere spirituale, esprime in architettura l’essenza di un potere politico che ha saputo attraversare i confini geografici e trascendere il tempo.


Le note del maestro Antonio Vivaldi riecheggiano ancora oggi tra Sale Concerti e Chiese.
Il suo modo innovativo di comporre la musica e il suo modo rivoluzionario di portare le orfane “Fie della Pietà” ad esecuzioni magistrali, sono stati il volano per un nuovo approccio alla Musica.
Il Teatro La Fenice, uno dei teatri d’opera più famosi al mondo, ha ospitato le prime di molte opere di compositori come Verdi e Rossini.
La vita quotidiana a Venezia era caratterizzata da un calendario ricco di feste e celebrazioni. Il Carnevale in primis, con le sue maschere, i balli sontuosi, ma soprattutto il ribaltamento dei ruoli sociali, era e resta uno degli eventi più famosi e attesi.
Altre celebrazioni che si tengono vive ancora oggi sono la Regata Storica e lo Sposalizio del Mare. Momenti celebrativi, occasioni di festa e convivialità che ci parlano ancora oggi dello stretto e vivo legame tra la città, la laguna e il mare.

La Festa della Sensa celebra lo sposalizio della Serenissima con il mare
La Serenissima ha anche prodotto importanti figure letterarie e filosofiche. Come non citare Carlo Goldoni che frequentava assiduamente il Caffè Florian al punto da trarre ispirazione nel tratteggiare i profili psicologici dei suoi personaggi proprio dai frequentatori del Caffè. Pietro Aretino, noto per i suoi scritti satirici, e Giacomo Casanova, famoso per le sue memorie, hanno animato di spirito libertino e audace la vita veneziana.
La città ha ospitato anche numerosi intellettuali e studiosi, che hanno contribuito al dibattito culturale e scientifico dell’epoca come Galileo Galilei.
Per non parlare della stampa: sotto la guida di figure illustri come Aldo Manuzio, la stampa e le altre arti grafiche fiorirono, diventando un pilastro dell’economia veneziana. Questo settore divenne anche il principale veicolo di diffusione delle conoscenze e delle scoperte veneziane in ambito tecnico, umanistico e scientifico.
Le opere stampate a Venezia raggiunsero ogni angolo d’Europa, contribuendo a diffondere il sapere e a consolidare la reputazione della Serenissima come centro di eccellenza culturale.
Le donne hanno svolto un ruolo unico e significativo. Godevano di libertà e diritti spesso ineguagliati in altre parti d’Europa. Dalle influenti dogaresse alle monache, mercanti, artigiane e imprenditrici del vetro, le donne veneziane erano fondamentali in vari settori. Contribuirono anche ai salotti letterari, parteciparono a dibattiti e lottarono per i diritti dei lavoratori nelle fabbriche, dimostrando quanto fosse rilevante il loro apporto alla crescita della società.

Vittore Carpaccio, Leone marciano che indica i possedimenti della Serenissima su Mare e su Terra
La caduta della Repubblica di Venezia
Nonostante la sua lunga storia di prosperità, la Serenissima iniziò a declinare lentamente e inesorabilmente. Le guerre continue con l’Impero Ottomano e la concorrenza delle nuove potenze commerciali europee, come l’Inghilterra e l’Olanda, indebolirono progressivamente il potere veneziano.
Perso il dominio sui mari implodeva e si ripiegava su se stessa: la eco della sua grandezza veniva tramutata lentamente in decadenza.
Gli equilibri politici europei cambiavano: tirava vento di Rivoluzione!
Il crollo definitivo avvenne nel 1797, quando Napoleone Bonaparte invase la città, segnando la fine della Serenissima Signoria e facendo crollare molte vane speranze di progresso, uguaglianza, fratellanza.
Nella seduta del 12 maggio 1797 il Maggior Consiglio abdicò e dichiarò decaduta la repubblica. Il Doge e i magistrati deposero le insegne del comando.
Il 15 maggio l’ultimo Doge, Ludovico Manin, lasciò per sempre il Palazzo Ducale e, con lui, scomparve la millenaria istituzione che aveva governato Venezia.
Anche in questo tragico momento, il Doge fu trattato con rispetto, e la sua figura rimase per lungo tempo simbolo di grandezza, potere e giustizia.
Come la storia della Serenissima continua ad affascinare turisti e visitatori
Oggi, la storia della Serenissima si riverbera ancora sulle sue acque della laguna e continua ad affascinare milioni di turisti che visitano Venezia ogni giorno.
La città, con i suoi canali labirintici, i suoi palazzi storici e le sue opere d’arte, offre un viaggio nel tempo che permette di rivivere la grandezza di una delle repubbliche più influenti della storia.
Passeggiando per le calli e i campielli, è facile immaginare la vita vibrante e cosmopolita che animava la città nei secoli passati, ed è un attimo sentirsi ammaliati da questa magia.