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Un viaggio sensoriale attraverso le nuove miscele di tè: dall’Asia al Sud Africa

Ogni tappa di questo viaggio svela sfumature di una bevanda millenaria che racchiude in sé storia, arte, filosofia e spiritualità.
Dal raffinato tè verde cinese, all’energizzante matcha del Giappone, dal profumato e speziato masala chai dell’India, al rinfrescante e salutare rooibos dell’Africa; dal dolce e divertente bubble tea di Taiwan al tè delle cinque in Gran Bretagna: ogni sorso è un invito a godere del presente, a fermarsi un attimo a riflettere, a vivere la vita con consapevolezza.
Preparate la vostra tazza preferita e lasciatevi trasportare in questo viaggio sensoriale attraverso i tè nel mondo!


L’Arte del Tè: tradizioni e innovazioni
Sorseggiando il tè, si può viaggiare lontano, tra culture e tradizioni che il tempo non cancella.
Dobbiamo alla cultura Hemudu, fiorente tra il 7000 e il 6000 a.C. in Cina, le prime coltivazioni e preparazioni del tè.
L’origine dell’infuso delle sue foglie è circondata da un alone di racconti leggendari che lo collegano all’Imperatore Shan Nong, considerato padre dell’agricoltura. Egli avrebbe scoperto per pura casualità che le foglie cadute accidentalmente nella sua tazza di acqua calda sprigionavano effluvi interessanti, dando vita ad una bevanda dal sapore irresistibile.
Da quel momento leggendario tanta strada è stata percorsa e la preparazione del tè è diventata una vera e propria Arte.
A partire dal 758 viene codificata una vera e propria cerimonia del tè.
“Il canone del tè” (“Cha Ching”), opera del giovane monaco buddhista Lu Yu, è libro più antico scritto sulla preparazione del tè in cui si trovano le caratteristiche botaniche della pianta, la descrizione dei diversi metodi e degli strumenti atti alla preparazione della bevanda calda. Rispecchia l’approccio della fede taoista alla vita secondo la quale in ogni dettaglio bisogna saper cogliere la bellezza del mondo per imparare a vivere in equilibrio e armonia.


La Camellia sinensis (sinensis significa cinese), così classificata nel 1735 dal botanico svedese Linneo, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Theaceae di cui si usano foglie e germogli.
Sono i metodi di lavorazione (raccolta, appassimento, arrotolamento, ossidazione, stabilizzazione, essiccazione e fermentazione), che danno vita ai diversi tipi di tè: tè bianco, tè verde, tè giallo, tè rosso, tè nero.
Queste varietà possono essere aromatizzate e il tè può essere bevuto caldo o freddo, dolce o amaro, con o senza latte.
Una semplice foglia può essere trasformata in una bevanda straordinaria.
Può essere un momento di relax, di condivisione, di meditazione.
Può essere una fonte di salute, di energia, di piacere.
Una tazza di tè è un regalo che ti puoi fare ogni giorno, per coccolarti e rilassarti
Il carattere cinese 茶, che indica tè, ha diverse pronunce a seconda del dialetto.
Nei dialetti meridionali si può pronunciare tê (tei), forma dalla quale derivano i nomi del tè in molte lingue europee e asiatiche; nei dialetti settentrionali, invece, si dice chá o chah, ed è da questa forma che deriva anche il nome del tè per esempio in giapponese: matcha, sencha, shincha e kukicha.

La preparazione del matcha, il tè verde polverizzato, che viene mescolato all’acqua con un frullino in bambù.
茶の湯, (Cha No Yu, letteralmente acqua di te) in giapponese indica la Cerimonia del tè: una pratica antica e ancora viva, che unisce il sociale e lo spirituale.
Si può svolgere in forma breve oppure in una forma più lunga, elaborata e complessa in cui ogni singolo gesto, (come la rotazione della tazza mentre è tenuta sul palmo della mano), ha un senso preciso e un valore simbolico. In entrambi i casi, ad essere impiegato (in differenti quantità) è il matcha, il tè verde polverizzato, che viene mescolato all’acqua con un frullino in bambù, il chasen.
Questo metodo di preparazione del tè in sospensione differisce dall’infusione proprio perché il tè viene direttamente miscelato all’acqua.
Scopri le nuove miscele di tè del Caffè Florian
In questo viaggio sensoriale attraverso il mondo del tè nelle miscele scelte dal Florian, si parte dal Giappone.
Abbiamo selezionato un tè verde giapponese sencha per abbinarlo alla delicata dolcezza dei boccioli di fiori di gelsomino. Gli abbiamo dedicato un nome importante, il primo nome con il quale Floriano Francesconi battezzò la sua bottega da caffè in Piazza San Marco: “Venezia Trionfante”. Un tributo a la Serenissima e alla sua gloria.


Dallo Sri Lanka proviene l’Orange Peckoe, tè nero di Ceylon con foglie molto lunghe e leggermente ricce. Orange indica la qualità delle foglie, stabilita da un mercante olandese (i primi commercianti di tè provenienti dall’Europa furono gli Olandesi), per onorare la famiglia reale D’Orange, mentre Pekoe è la trascrizione di Pak-Ho, una parola cinese che descrive la peluria bianca che copre i teneri boccioli di tè primaverili.
Per il Florian abbiamo creato “Venezia 1720” abbinando l’Orange Peckoe alle spezie che così preziose furono per la Serenissima: la cannella, la noce moscata, i chiodi di garofano.
È un tè generoso di note calde e avvolgenti, dallo spirito intrigante per gli stimoli sensoriali che lo rendono irresistibile dai primi effluvi all’ultimo sorso.
Dalla Cina, i “Fiori di tè” : perfette gemme primaverili di tè Hunan e Fujian che vengono legate a mano da abilissimi artigiani intorno ad un fiore: amaranto, gelsomino oppure garofano. Essiccate in forma di perle e sfere e immerse nell’acqua calda a 85° (possibilmente in una teiera di vetro per assistere alla magia), si schiudono in un lento sbocciare trasformandosi in un bouquet colorato che sprigiona un profumo soave.

I "Fiori di tè" si schiudono e prendono vita immersi nella teiera di vetro: per assistere alla magia di un tè indimenticabile
I tè pressati sono originari della dinastia Tang (VII – X secolo). Nascono con lo scopo di evitare il danneggiamento del tè durante i viaggi lungo la Via della Seta ed erano utilizzati spesso come preziosa moneta di scambio. I “Cuori di tè” simboleggiano un dono sincero che veicola il mistero della lunga tradizione orientale del tè.
È più di un tè: è un invito a condividere emozioni, a creare ricordi, a innamorarsi ancora una volta.
Un dono perfetto da regalare a chi si ama.

Tè verde sencha con fiori di gelsomino e calendula, pressato a forma di cuore
Dall’India, secondo produttore di tè al mondo e uno dei più grandi consumatori, arriva un tè strutturato ed elegante che trasmette tutta la sua forza e il suo carattere.
Coltivato sulle pendici dell’Himalaya, a millecinquecento metri di altitudine, il Darjeelingè uno dei migliori tè neri al mondo: non a caso viene definito lo “champagne dei tè”.

"Darjeeling" Venezia 1720: un tè dal carattere forte e strutturato, un classico intramontabile
Dall’Africa meridionale un infuso con un caratteristico ed indimenticabile colore rosso. Si ricava da un arbusto le cui foglie, essiccate e fermentate, diventano di un colore ambrato che sprigiona note vellutate all’olfatto.
Si tratta del rooibos che in afrikaans significa appunto “arbusto rosso”.
Abbiamo creato due miscele con il rooibos:
“Sogno Veneziano”: una miscela arricchita da pezzi di mandorla e mela, con aromi di cannella e vaniglia, ideale per una coccola pomeridiana o una parentesi rilassante e onirica.
“Rosso Veneziano”: chiamata così in omaggio alla pittura rinascimentale veneziana questa miscela con petali di cartamo, mirtilli e pezzetti di lamponi, sprigiona un intenso profumo agrumato grazie alla scorza d’arancia.
Entrambe le nostre miscele sono prive di teina, quindi adatte a tutti e in qualsiasi momento della giornata.


Nella miscela Florian “Tramonto a Venezia” abbiamo creato un’armonia di sapori con karkadè, rosa canina, arancia, cannella con note di vaniglia.
Cresce in Africa e nelle zone caraibiche, produce dei fiori straordinariamente belli. Nel dialetto Tacruri, in Etiopia, è chiamata karkadeb: si tratta della pianta di Hibiscus dai cui fiori si ricava un infuso leggermente acidulo dall’inconfondibile colore rosso intenso.
Per vivere un piacevole momento in cui rigenerarsi sorseggiando un infuso speciale che fa bene al corpo e all’anima.


Conosciute fin dall’antichità per le note proprietà terapeutiche e benefiche: finocchio e liquirizia sono abbinate in questo “Infuso finocchio e liquirizia” Florian per una tisana sana e accattivante nel gusto.
Gli antichi Egizi usavano il finocchio per migliorare la digestione, la liquirizia per le sue proprietà calmanti e lenitive; in India il finocchio veniva usato per preparare pozioni afrodisiache e nel Medioevo era un antidoto contro la stregoneria. In Grecia veniva usato come antidoto contro il morso di rettili velenosi. In Cina la liquirizia si usava per curare la tosse e i disturbi di fegato. I monaci benedettini la impiegavano come pianta medicinale già nel X secolo.
Per una scelta classica e tradizionale, per un perfetto risveglio al mattino con la giusta dose di teina, la scelta non può che essere un “English Breakfast” Florian, una miscela amata dalla Regina Vittoria, si diffuse dapprima in Inghilterra e poi in tutto il mondo.
Per un tè pomeridiano pregiato e aristocratico, ci vuole una miscela imperiale: pregiatissime foglie di tè nero indiano fermentate e rollate con un tocco energizzante di bergamotto. Dedicato al Conte Grey, Primo Ministro del governo britannico a fine ‘800, “Imperial Earl Grey” è una scelta elegante e sofisticata.

"Imperial Earl Grey": pregiatissime foglie di tè nero indiano fermentate e rollate con un tocco energizzante di bergamotto


Abbinamenti gourmet: cibo e tè
Grazie alle conoscenze della neurogastronomia, si può rivelare ai nostri palati un universo tutto da scoprire.
Assaggiare un tè in purezza è il primo passo necessario per sperimentare alcuni abbinamenti di gusto.
Si può procedere, come per i vini, con il pairing per contrasto, complementarità o similitudine tra il tè e la pietanza.
I tè bianchi o verdi saranno felicemente abbinati a pietanze delicate come il pesce oppure la pasticceria secca.
I tè neri invece più adatti a piatti salati e saporiti come carni rosse, cibi affumicati, cioccolato fondente.
Un tè nero indiano, come il “Darjeeling”, o il “Venezia 1720” con sentore legno arricchito con le preziose spezie si abbina in un freddo pomeriggio invernale ai Dragées alla nocciola.
Gli amanti del profumo del gelsomino, vorranno abbinare il tè “Venezia Trionfante” ai biscotti Esse preparati con la pastafrolla della tradizione veneziana: un tè pomeridiano elegante e delicato.
Un tè più strutturato come il “Rosa Veneziana“, tè nero, petali di rosa, leggermente aromatizzato al bergamotto, esalta la sensualità dei Baci al cioccolato.
Apprezzato dai palati più esigenti, il tè “Imperial Earl Grey” è ideale per il tradizionale tè delle cinque, perfetto con biscottini e dolci in genere. Il suo aroma penetrante si sposa magistralmente con il cioccolato e, a sorpresa, con piatti piccanti o formaggi particolarmente saporiti che potranno accompagnare i vostri aperitivi o le vostre cene.
Ciò che conta in realtà in questi esperimenti sensoriali è passare subito alla pratica e fidarsi del proprio istinto e dei propri sensi.
Fatevi conquistare dall’abbinamento che più dona benessere allo spirito e alla mente, passando attraverso il palato.
Parola d’ordine per iniziare questo viaggio: degustare, assaporare, esperire!!!

"Rosa Veneziana": tè nero con petali di rosa aromatizzato al bergamotto. Eleganza e classe in una miscela esclusiva Florian

Caffè Florian, Tea Room, Sala del Senato
Preparare il tè perfetto: consigli e tecniche
Ogni tazza di tè è il frutto di un lungo e delicato processo che ne determina il carattere e la personalità.
Il tè è una bevanda antica, ma anche moderna e versatile. La preparazione del tè è un’arte che richiede esperienza, abilità e passione.
La cerimonia del tè cinese, o Gong fu cha, è l’antica Arte che esprime il rispetto e l’armonia tra le persone e la natura.
Gong fu cha significa infatti “tè preparato con cura e attenzione” e richiede una scelta accurata dei materiali, delle fasi e dei gesti.
Gli ideogrammi che compongono il termine Gong fu cha sono:
• 工 (gōng): significa lavoro, abilità, maestria.
• 夫 (fū): tempo, impegno, dedizione.
• 茶 (chá): significa tè, erba, pianta.
Pur adattandosi alle varie culture e alle esigenze di una società che evolve, la preparazione del tè anche in Occidente è rimasta un’Arte che segue diverse fasi e richiede piccole attenzioni:
• La scelta del tè, della teiera, delle tazze e degli altri strumenti.
• Il riscaldamento della teiera e delle tazze con l’acqua bollente.
• L’aggiunta delle foglie di tè nella teiera.
• L’infusione del tè, che varia a seconda del tipo e della qualità delle foglie.
• La degustazione del tè, che coinvolge tutti i sensi e si basa su cinque criteri: aspetto, profumo, sensazione in bocca, dolcezza e morbidezza.


Vi sono luoghi, come il Florian, che cercano di continuare a promuovere l’arte di lasciarsi vivere: una filosofia che valorizza il tempo dedicato ad assaporare un tè, da soli o in compagnia, per scoprire il sapore del mondo in un tè.


Il tè come esperienza culturale
Ogni paese ha la propria storia, cultura e tradizione legate al tè. Un’unicità che si riflette nei diversi modi di prepararlo, servirlo e gustarlo.
Dal Giappone attraverso la Cina, l’India, l’Indonesia, lo Sri Lanka, l’Africa e fino all’Argentina: il tè è apprezzato in tutto il mondo e, pur seguendo metodi diversi, la sua preparazione equivale ad un atto artistico che richiede cura e dedizione, calma e concentrazione.
Diventa il momento che predispone psicologicamente alla condivisione e all’incontro: una vera esperienza culturale!
Tempo, impegno, abilità, accoglienza e rispetto del prossimo: seppure attraverso cerimoniali del tè diversi, questi principi si rispecchiano nelle diverse culture del mondo.


A parte un accenno ne “Il Milione” di Marco Polo, la prima menzione storicamente accertata in Occidente della esistenza della bevanda del tè risulta dalle cronache di Giovan Battista Ramusio (1485-1557), segretario del Consiglio dei Dieci della Repubblica di Venezia. Egli narra di un mercante arabo che gli avrebbe riferito dell’esistenza di una pianta medicinale in Cina denominata Chiai-Catai.
Il tè viaggia dalla Cina all’India grazie ad un furto di piante. Da questo atto, e da determinate circostanze politiche e economiche, si crearono le condizioni per introdurre la coltivazione del tè nella regione del Darjeeling alle pendici dell’Himalaya.
La Compagnia delle Indie Orientali Olandesi e la Compagnia delle Indie Orientali Britannica avevano il monopolio del commercio del tè. Questo permise la diffusione nel mondo occidentale della culture del tè.
La bevanda infatti conquista palato e anima dell’Europa nel XVII secolo: in Inghilterra si sviluppa una tradizione legata al momento canonico del ” tè delle cinque” chiamato anche Low Tea, che diventa anche un sostituto della cena con l’High Tea.
Le regole dell’arte della preparazione del tè, pur preservate nella loro filosofia originaria, oggi risultano adattate nelle nostre società occidentali.
L’introduzione delle bustine di tè ha permesso di agevolare la preparazione del tè e garantirne l’igiene nel servizio dei locali pubblici.
L’Arte del tè è un’occasione per celebrare momenti importanti, accogliere ospiti, sollevare gli spiriti, consolidare le relazioni.
Può essere un momento di relax, condivisione, meditazione, ma anche essere una fonte di salute, energia e piacere.
Una tazza di tè è un regalo da farsi ogni giorno per scoprire il gusto del mondo.

