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RAI 1 Mattina al Caffè Florian di Venezia

Le Sale iconiche del Caffè Florian
La Rai, con TG1 Mattina, fa visita al Caffè Florian per documentare il viaggio attraverso i Caffè storici d’Italia.
Aperto nel 1720 da Floriano Francesconi, venne restaurato completamente nel 1858 e l’allestimento artistico di cui ancora oggi godiamo è preservato nel suo splendore originario.
I lavori di restauro furono affidati all’architetto Lodovico Cadorin che creò una squadra formata da giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti e dai migliori artigiani, battiloro, falegnami, marmisti e parchettisti del tempo. Le migliori maestranze di Venezia in un unico grandioso progetto di architettura e design che trasformò un locale in attività da un secolo e mezzo in un prestigioso salotto internazionale.
Il progetto fu talmente importante e dispendioso che le cronache del tempo denunciavano l’abnorme dispendio di denaro con il quale si sarebbe potuto costruire un Palazzo intero sul Canal Grande.
“Si versò un tesoro (…)
Con quei denari si sarebbe eretto un palagio”
(Tommaso Locatelli, Gazzetta ufficiale di Venezia)


Le Sale erano piccole e il progetto mirava a creare spazi più ampi attraverso un gioco di specchi e riflessi di luce.
Il progetto raggiunse l’ambizioso obiettivo: le Sale del Florian risplendono con i loro specchi, gli stucchi e dipinti inconfondibili, accogliendo con meraviglia e stupore i visitatori da tutto il mondo.
Pittori della grandezza di Giacomo Casa hanno lasciato il loro segno indelebile nelle decorazioni della Sala del Senato, con cromie meravigliose e messaggi criptici e esoterici che ancora oggi ci intrigano.
L’allestimento che ci accoglie al Florian ci catapulta in un’atmosfera da sogno: la Sala Orientale ci proietta in un’atmosfera da Mille e una notte, dove il sogno si fonde con la realtà, dove il confine tra l’interno e l’esterno si fa labile, dove il messaggio inconscio è che sia il posto ideale in cui lasciarsi vivere.

Sala Orientale
I tavolini girevoli del 1800, curiosità storiche
Tra gli aspetti di assoluta originalità, figli della creatività dell’Architetto Cadorin, ci sono i tavolini girevoli.
Era fortemente sentita l’esigenza di sfruttare gli spazi a disposizione, ma anche e soprattutto quella di dare ai propri ospiti il massimo confort creando un ambiente caldo e accogliente come un’alcova, dinamico come la carrozza di un treno dal cui finestrino si potesse osservare il mondo che scorre…mentre si è fermi a sorseggiare un caffè!
Gli abiti in crinoline costituivano certo un tipo di abbigliamento impegnativo nei movimenti, dato lo spazio ridotto per accomodarsi.
Ebbene, al Florian i tavolini sono girevoli: possono essere ruotati per permettere di accomodarsi sui divanetti, e riposizionati per ricevere il vassoio con le consumazioni.
Il piede del tavolino è stabilmente inserito nel pavimento di parquet in noce. Bisogna osservarli attentamente questi capolavori per scoprire la loro rara e assoluta bellezza: si tratta di un corpo unico e sinuoso, scolpito finemente con decoro floreale.



Il cameriere si prepara ad uscire. Una volta in mezzo alla folla solleverà il vassoio con la "presa alzata" posizionando il braccio a "L"
L’arte del servizio: la tecnica della “presa alzata”
Tra le particolarità che rendono il Caffè Florian un luogo unico al mondo, c’è l’aver tenuto fede nei secoli ad alcune norme di servizio.
Il servizio su vassoio è una di queste: un modo antico di lavorare che oggi viene mantenuto e riproposto nel rispetto della sua tradizione secolare.
La tecnica della “presa alzata” nasce dall’esigenza di trasportare grandi e pesanti vassoi su lunghe distanze, al di sopra della testa dei clienti nelle Sale o nella Galleria delle Procuratie Nuove molto spesso affollate.
Si possono osservare i cameriere eleganti nella loro livrea che portano su un braccio posizionato a “elle” un vassoio enorme in argento. Sono leggiadri nonostante il peso, camminano come in una processione sacra che si dirige verso il tavolo da servire.
Con un movimento dolce e lento il vassoio ruota nell’aria e viene posato sul tavolino, davanti agli occhi incantati dei clienti. Un sorriso e la spiegazione delle bevande o delle portate ha inizio.
Un cameriere sorridente, che ti parla in più lingue, ti serve e nasconde la fatica del vassoio, è certamente parte dell’esperienza indimenticabile che si vive al Florian.


Il libro degli ospiti illustri: dalle celebrità italiane a divi di Hollywood
Nei tre secoli di attività svolta per accogliere e servire al meglio la propria clientela un libro è sempre stato a disposizione dei clienti per permettere loro di lasciare testimonianza delle proprie emozioni e del proprio passaggio al Florian.
Un’irripetibile collezione che arricchisce l’archivio di Arte e Storia: un Albo d’Oro in cui sono custodite firme, disegni e dediche depositate da celebrità italiane e vip di Hollywood.

Il commento di Charlie Chaplin lasciato sul libro del Caffè Florian nel 1931

Charlie Chaplin esce dal Caffè Florian



In alto Grace Kelly e, sotto, le firme di Valentina Cortese, Vittorio Gassman, Romana Coluzzi
L’attrice italiana Valentina Cortese si fece ricostruire una saletta del Florian nella propria casa veneziana, tale era la fascinazione che subiva dall’atmosfera dello storico Caffè in Piazza San Marco.

Andy Warhol al Caffè Florian nel 1973

Nel Libro delle Firme del Florian troviamo gli autografi del celebre pianista Artur Rubinstein, del compositore Richard Strauss, degli scrittori come Jorge Luis Borges o Ernest Hemingway; degli artisti Giorgio de Chirico, Andy Warhol, Maurizio Cattelan, Tomàs Saraceno, degli attori italiani come Gina Lollobrigida, Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Luisa Ranieri, Luca Zingaretti, Ottavia Piccolo; i divi di Hollywood Anthony Quinn, Grace Kelly, Gary Cooper, Richard Burton, Paul Newman, Clint Eastwood, John Malkovich, Salma Hayek…. e molti molti altri in una carrellata infinita di stelle che attraversano lustri di Storia.

John Malkovich al Caffè Florian per fare shopping e godersi un momento speciale nel 2022



Elisa Sednaoui dopo aver firmato l'Albo d'Oro del Florian
Luisa Ranieri e Luca Zingaretti


Le specialità del Caffè Florian: dal Caffè dell’Imperatore alla bevanda afrodisiaca di Casanova
Sono vari i modi in cui al Caffè Florian di declinano le bevande storiche come il caffè e la cioccolata.
Da un semplice espresso, al Caffè del Doge fino al Caffè dell’Imperatore: il caffè si anima di colori e gusti che arricchiscono l’esperienza sensoriale.
Il Liquore allo zabaione Florian e la crema di latte si sposano con un espresso, serviti in una coppa da champagne che renderà regale il soggiornare sui divanetti rossi.
Sulle orme di Giacomo Casanova che la consumava regolarmente in piacevole compagnia al Caffè Florian, bisogna farsi rapire dalla theobroma, (dal greco ϑεός «dio» e βρῶμα «cibo», cioè cibo degli Dei).
La cioccolata calda, protagonista delle colazioni delle famiglie nobili veneziane è universalmente riconosciuta come una bevanda rinvigorente e afrodisiaca, non è quindi un caso che fosse tra le preferite del rinomato seduttore veneziano, grande apprezzatore del buon cibo.
Provata nella versione “Casanova”, regala un brivido in più grazie alla crema fresca alla menta in cui fluttuano scaglie di cioccolato fondente.

Cioccolata Casanova con crema di panna alla menta e scaglie di cioccolato

Il Caffè dell'Imperatore: espresso, liquore allo Zabaione Florian e crema di latte
